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BETLEMME BETLEMME, SPERANZA FUTURA, CANTO ALLA VITA: SCRITTI SPIRITUALI E POETICI, 1958 - 1998 |
Autore: FLORA GUALDANI
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Editore: Letizia Editore |
Codice ISBN: 9788895520261 |
Pubblicazione: 01/06/2013 |
N° Pagine : 172 |
Formato: 15X21 |
Lingua: Italiano |
Altro: PREFAZIONE DI CLAUDIA KOLL |
Illustrato:
No
- Colori:
No
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Prezzo: € 12,00 |
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Il libro raccoglie gli scritti poetici e spirituali di Flora Gualdani nel periodo 1958 – 1998, dai quali trapela una straordinaria esperienza di “maternità senza frontiere” nascosta in un angolo della campagna toscana, alle porte di Arezzo. Dopo una prima intuizione giovanile ed un viaggio in Terra Santa, la sua professione ostetrica si è legata per sempre ad un cammino di fede, fatto di preghiera, sacrificio e letizia. Un sentiero personale dove questa donna laica coniuga tenacemente azione e contemplazione. La prima parte della raccolta (Betlemme Betlemme, speranza futura) racconta da dove viene questo percorso, la sua radice profonda: il mistero dell’Incarnazione. L’adorazione quotidiana di un Dio che si fa Bambino attraverso il grembo di una ragazza. Lo stupore e la lode davanti al legame inscindibile tra il Figlio di Dio e sua Madre, la cui divina maternità ricapitola tutte quelle della terra. Tra le righe emergono i tre santi cui, da mezzo secolo, si rifà l’ostetrica di Indicatore: Francesco d’Assisi, Caterina da Siena, Teresa di Lisieux.. Da ognuno di questi suoi amici giganti ha ereditato un tratto. Ne viene fuori uno stile di vita fatto di piccolezza e povertà, abbandono e nascondimento, genuflessione e obbedienza. Abbastanza folle per le logiche di questo mondo. Ma anche parole infuocate e severe. Rivolte ai potenti e ai sapienti. Nella seconda parte (Canto alla vita) le pagine raccontano storie di accoglienza e di bambini nel bisogno, ricevuti in affidamento. Distillano in poesia storie di maternità difficili. Il coraggio delle ragazze madri, la loro solitudine e la sofferenza. Storie di umana catarsi dove quella faticosa maternità ha fatto rifiorire l’impensabile. Sono meditazioni davanti alla vita che nasce e al sangue innocente. L’autrice definisce l’ambulatorio ostetrico un “confessionale speciale”. Ha condiviso il cammino di migliaia di gestanti: nelle corsie degli ospedali e in mezzo alle guerre, negli angoli più poveri del mondo. Si prende cura anche di quelle che hanno fatto una scelta diversa, e poi tornano a distanza di tempo a portarle il proprio tormento. Lei le accompagna pazientemente fino alla guarigione, usando lo sguardo della trascendenza. Quando la sua abitazione è diventata stretta, l’ostetrica figlia di contadini ha usato il suo ettaro di terra per costruirci “Casa Betlemme”: un piccolo villaggio della solidarietà, casette immerse in un grande parco. Non soltanto accoglienza ma anche formazione: una scuola di vita dove scienza e teologia s’incontrano volentieri. Un luogo di riconciliazione e di speranza. La prefazione del libro è firmata da Claudia Koll, una delle donne che soltanto ultimamente hanno scoperto la figura di Flora e la sua testimonianza luminosa.
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